La EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è un approccio clinico psicoterapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, con particolare riguardo allo stress traumatico, che viene realizzato in un contesto di psicoterapia con un professionista con un’adeguata formazione specialistica: Alessandra Ferranti è certificata psicologa e psicoterapeuta EMDR a Bergamo e provincia.
Trauma è una parola che deriva dal greco e significa
ferita. Il
trauma psicologico è una ferita emotiva che porta con sé dei risvolti sull'organizzazione del nostro cervello, che è plastico. Il cervello ha delle proprietà innate di autoguarigione e di elaborazione, che a volte non sono sufficienti a causa dell’impatto troppo forte che l’esperienza traumatica ha sulla persona.
I traumi si dividono in T grandi, ovvero quelle situazioni in cui si sperimenta la paura di morire, il terrore, l’orrore per sé o per qualcun altro. A questi traumi appartengono per esempio situazioni di emergenza ambientale, abusi, maltrattamenti, lutti. Ci sono poi i cosiddetti traumi con la t minuscola, che sono caratterizzati dalla ripetitività dell'esperienza. In questi casi non è l’incolumità fisica ad essere in pericolo, bensì quella emotiva. Queste esperienze traumatiche hanno un impatto forte sulla costruzione dell’identità della persona.
In tutti questi casi può divenire utile un lavoro finalizzato all'elaborazione dell’esperienza traumatica con l’EMDR.
L’acronimo inglese EMDR sta per desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari. Tale approccio si focalizza infatti sul ricordo dell’esperienza traumatica, utilizzando movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra per trattare i disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.
La metodologia si basa sul modello di elaborazione adattiva dell’informazione (AIP), secondo il quale un evento traumatico vissuto dal soggetto viene immagazzinato in memoria, assieme alle emozioni, percezioni, cognizioni e sensazioni fisiche disturbanti che hanno caratterizzato il momento. Tali informazioni restano “congelate” e racchiuse nelle reti neurali, non permettendo un’adeguata elaborazione e andando a provocare disagi nel soggetto, fino a portare all'insorgenza di patologie come il disturbo da stress post traumatico (PTSD) e altri disturbi psicologici.
L’obiettivo dell’EMDR è quello di ripristinare il naturale processo di elaborazione delle informazioni presenti in memoria, stimolando il cervello a riacquisire la normale capacità di autoguarigione adattiva di fronte alle situazioni.
Per scoprire di più sull'
approccio EMDR e gli studi eseguiti consulta il sito ufficiale
www.emdr.it.